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IL POTERE DELLE PAROLE

BLOG DI MEDICINA PSICOSOMATICA - Come trasformare le crisi in opportunità e sviluppare una visione positiva ed evolutiva degli squilibri del corpo. Impariamo a leggere i sintomi fisici come linguaggio dell'anima e dell'inconscio.

IL RIPOSO: contemplazione della Bellezza

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Giovanni fattori, IL RIPOSO, 1887

Il nostro cervello e la nostra mente non sono preparati per restare attivi a livelli alti e per lungo tempo. Tutto questo ci porta a stancarci e a ridurre il nostro rendimento, man mano che passano le ore ed i giorni. Eppure il mondo in cui viviamo è talmente dominato dalla competizione che, anche se ne avremmo bisogno, non concediamo al nostro corpo il giusto riposo. Quando accade, rischiamo seriamente di soffrire di disturbi legati all’ansia (focus-psicologia.it).

Il vero riposo non richiede vacanze di settimane intere e neanche presuppone decisioni radicali di cambiamento di paese o di lavoro. Il vero riposo è una questione di atteggiamento, di punto di vista.

Ce lo ricorda la bellissima poesia di Giosuè Carducci “IL BOVE”, scritta nel 1872 e inizialmente intitolata “Contemplazione della bellezza”.

Contemplare deriva dal latino contemplāri, propriamente “attrarre qualcosa nel proprio orizzonte”. Significa quindi portare l’attenzione sulla bellezza della vita.

E’ un’attitudine facile da sviluppare e i suoi benefici innumerevoli: aumento del senso di felicità, potenziamento delle doti creative, abbassamento del livello d’ansia e maggiori capacità di giudizio e di discernimento.

Caterina Carloni

Cateca

Caterina Carloni, psicologa e psicoterapeuta

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