• Sab. Lug 27th, 2024

VEDAM

A cura di Caterina Carloni, psicoterapeuta

BLOG DI MEDICINA PSICOSOMATICA & PSICOLOGIA OLISTICA - Impariamo a leggere i sintomi fisici come linguaggio dell'anima e ad utilizzarli in chiave conoscitiva, positiva ed evolutiva

covid-19 IL LINGUAGGIO SEGRETO DELLA MALATTIA

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Rudiger Dahlke, il grande medico e psicoterapeuta tedesco, autore, insieme a Thorwald Dethlefsen, del celebre “Malattia e destino” (2000 – Edizioni Mediterranee), concepisce la malattia come un evento sensato, un sistema usato dall’anima per rendere l’uomo consapevole dei propri conflitti spirituali irrisolti.

Perché ciò avvenga, però, è essenziale comprendere i significati simbolici dei sintomi, bisogna cioè decodificare il messaggio della malattia.

Conoscere il linguaggio segreto delle patologie aiuta ad assumerci la responsabilità di affrontare gli incombenti compiti d’apprendimento che la malattia stessa impone.

In tempi di covid-19, il conflitto interiore che il corpo segnala riguarda principalmente il campo della comunicazione. Si tratta di un confronto bellicoso tra contatto e delimitazione, tra apertura e rifiuto, che, quando esplode la polmonite, assume toni aggressivi e di guerra nei confronti del mondo esterno. Ciò è deducibile anche dai provvedimenti e dai rimedi necessari per contenere il contagio: isolamento, allentamento dei rapporti, maggiore cautela nell’esporsi.

Trattandosi di un evento che ha coinvolto quasi tutti i paesi del mondo, si capisce come il messaggio sia rivolto tanto ai singoli quanto e soprattutto all’umanità intera.

L’elaborazione della malattia avviene sviluppando la capacità di delimitare i propri confini e difendere le caratteristiche distintive della propria personalità riconoscendo all’altro lo stesso diritto di unicità e di irripetibilità. La lezione consiste nel dare valore e spazio al mondo immaginativo, emotivo e affettivo di ognuno e nel recuperare una comunicazione sana con l’ambiente che ci circonda.

Diventa quindi fondamentale imparare a rispettare l’altro, che sia un essere umano, un animale o una pianta, immaginando i lobi polmonari come se fossero ali della libertà e della lealtà, bisognose di rafforzamento ed esercizio per poter ripendere con coraggio il volo della vita.

E l’esercizio è quello di liberare l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e la terra su cui camminiamo da ogni agente inquinante, comprendendo che l’ecologia non è un’espressione fanatica di qualche naturalista sovversivo ma è la condicio sine qua non per un futuro davvero a dimensione umana.

Lo psicologo austriaco Alfred Adler (1870.1837) diceva che per scoprire le cause delle malattie bastava osservare a cosa conducevano, perché è all’interno della malattia stessa che risiede la sua soluzione. E quello che abbiamo sotto gli occhi è un mondo che evidentemente reclama pace, tolleranza, solidarietà e tutela dell’ambiente.

Caterina Carloni

Il libro: Malattia come simbolo, di R. Dahke, Ed. Mediterranee

Di Cateca

Caterina Carloni, psicologa e psicoterapeuta