• Lun. Nov 11th, 2024

VEDAM

A cura di Caterina Carloni, psicologa & psicoterapeuta

BLOG DI MEDICINA PSICOSOMATICA & PSICOLOGIA OLISTICA - Impariamo a leggere i sintomi fisici come linguaggio dell'anima e ad utilizzarli in chiave conoscitiva, positiva ed evolutiva

Loading

In nome dei miei

libri senza gloria

Il libro di Martin Grey “In nome dei miei” (1972) narra la storia di un uomo che vive per due volte il dramma di perdere i suoi cari: la prima volta nel campo di sterminio nazista di Treblinka dove vede madre e fratelli trucidati dalla follia delle SS e la seconda volta, molti anni più tardi, nel Sud della Francia, dove perde in un incendio la moglie e i suoi quattro figli.

Sul filo del suicidio, decide tuttavia di farsi forza e di usare la scrittura come strumento terapeutico per testimoniare la preziosità della vita.

La prima volta che lessi il libro mi colpì la forza d’animo dell’autore, quello spirito di sopravvivenza indomito che non si arrende davanti alle più atroci mostruosità e ricerca ragioni sempre nuove per andare avanti. Ammirai la sua rinuncia alla scelta più facile: lasciarsi andare e chiudere gli occhi su una realtà obiettivamente  insopportabile.

Col tempo, però, capii che non era spirito di sopravvivenza ma forza d’amore.

E’ quel sentimento che scopri dentro di te quando la sofferenza di chi ami diventa una tua eredità, un diritto acquisito per sempre, una parte indelebile della tua anima.

E con te convive come l’organo più necessario alla tua vita perché contiene le storie con cui è intessuta la tua stessa Essenza.

E tu sei quelle storie.

Sei tuo padre che guarda inebetito il Nulla perché i suoi occhi hanno guardato oltre il consentito e hanno smesso di vedere la Luce.

Sei tua madre che piange il pianto antico di una bambina senza riuscire più a smettere e senza più sperare di essere salvata.

Se la tua più cara amica che scopre una malattia incurabile e che finge di non capire che l’addio sarà doloroso e che il suo mondo cambierà in un momento.

Sei tuo fratello che non riesce più a camminare ed è costretto su una sedia rotelle che gli toglie dignità e speranza. E le sue gambe deboli sono le tue gambe, il suo sguardo impaurito è il tuo sguardo,  la sua rabbia è la tua rabbia, e quando chiuderà gli occhi saranno i tuoi occhi a continuare la sua vita, e tu vivrai anche per lui.

Sei tutti quelli che hai amato e ai quali devi la promessa di custodire la loro memoria.

Psicosomatica è anche Visione di una vita oltre la vita.

Caterina Carloni

Di Cateca

Caterina Carloni, psicologa e psicoterapeuta

1 commento su “PSICOSOMATICA E DINTORNI”

I commenti sono chiusi.