• Ven. Apr 19th, 2024

VEDAM

A cura di Caterina Carloni, psicoterapeuta

BLOG DI MEDICINA PSICOSOMATICA & PSICOLOGIA OLISTICA - Impariamo a leggere i sintomi fisici come linguaggio dell'anima e ad utilizzarli in chiave conoscitiva, positiva ed evolutiva

Intouchables – Il segreto dell’amicizia

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Intouchables è il titolo  originale del film, di produzione francese, interpretato da François Cluzet e Omar Sy, uscito nel 2011 e diretto da Oliver Nakache e Eric Toledano. Titolo in italiano: Quasi amici.

La trama è incentrata sulla relazione di amicizia tra un ricco cultore d’arte parigino (Philippe) divenuto tetraplegico in seguito ad un incidente mentre praticava parapendio e il suo badante (Driss),  un ragazzo nero con precedenti penali appena uscito di prigione.

Dopo i primi momenti di diffidenza, tra Philippe e Driss inizia ad instaurarsi un rapporto amichevole e confidenziale: Driss riesce a divertire Philippe facendogli dimenticare i suoi problemi fisici, spesso offendendolo scherzosamente o facendogli rivivere emozioni ormai perdute, come  fare una passeggiata notturna o fumare tabacco. Philippe cerca invece di trasmettere a Driss le nozioni basilari della pittura e della musica classica.

Tra gag esilaranti e momenti di profonda commozione, il film accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso i sentimenti caratteristici della disabilità (timore del rifiuto, dell’abbandono, della diversità) e la riscoperta degli ingredienti di un’amicizia autentica: solidarietà, complicità,  umanità senza pietismi, rispetto dei gusti dell’altro, tolleranza dei difetti, delle debolezze e delle distanze culturali tra persone che, proprio in virtù di tali differenze, si arricchiscono e si sostengono a vicenda.

Il rischio di scivolare nel sentimentalismo e nei luoghi comuni è scongiurato dall’intensità delle scene e da un incontenibile e irriverente Omar Sy, che trasforma  la drammatica quotidianità in un gioco sempre nuovo.

Il film si conclude con una mossa a sorpresa di Driss, che, incurante delle paure di Philippe di conoscere di persona la donna con cui intrattiene da molti mesi una corrispondenza epistolare senza ancora aver trovato il coraggio di rivelarle la sua condizione di paralitico, invita questa ad un appuntamento con Philippe senza informarne quest’ultimo.

La regia ci informa nei titoli di coda che il finale sarà come quello delle favole, con matrimonio, bambini e “vissero tutti felici e contenti”.

Tratto da una storia vera, il film racconta con delicatezza e semplicità stati d’animo complessi, magistralmente “accordati” da una colonna sonora davvero indimenticabile  del compositore e pianista italiano Ludovico Einaudi.

La musica intervalla brani di musica classica e rythm and blues, creando una magia perfetta che accentua le differenze tra i due protagonisti e al tempo stesso le mixa creando un’unica, nuova e incantevole dimensione.

Un film non  solo da guardare ma anche da ascoltare e respirare.

Caterina Carloni

La scena finale del film

Di Cateca

Caterina Carloni, psicologa e psicoterapeuta