• Mer. Ott 9th, 2024

VEDAM

A cura di Caterina Carloni, psicologa & psicoterapeuta

BLOG DI MEDICINA PSICOSOMATICA & PSICOLOGIA OLISTICA - Impariamo a leggere i sintomi fisici come linguaggio dell'anima e ad utilizzarli in chiave conoscitiva, positiva ed evolutiva

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Prendo a prestito le parole di un grande Maestro:

“Offrire fiori è una tradizione diffusa quasi a livello universale. Si offrono dei fiori per manifestare la propria ammirazione, il proprio rispetto e il proprio amore. (…) Ma non tutti sanno che esistono anche dei fiori invisibili, quelli che dovete imparare a donare: i fiori della vostra anima.

Provate a guardare una rosa: sentirete immediatamente qualcosa di così poetico, tale da trasformare il vostro stato interiore. Anche la sensazione più leggera, anche il sentimento più tenue, già modificano qualcosa nel più profondo del vostro essere. Il fiore che guardate vi parla tramite i suoi colori, la sua forma e il suo profumo, e si apre un varco per penetrare in voi attraverso i vostri corpi sottili, per risvegliare nella vostra anima la forma, il profumo e il colore che gli corrispondono.

(…) Si deve fare attenzione a circondarsi soltanto di presenze armoniose, belle e pure, in quanto la loro influenza penetra in voi.

Guardate questa rosellina: è piccola, ma in me è grande perché mi rivela tante cose, ecco perché la amo. E’ felice, mi sorride, e anch’io la guardo con amore per incoraggiarla e entrare in me e risvegliare altre rose che sono nel mio cuore e nella mia anima. Perché non provate anche voi a fare altrettanto?

Gli spiriti delle rose sono entità che vengono dal pianeta Venere e che hanno accettato di incarnarsi sulla terra per aiutare l’umanità. Ma non si conosce ancora la vera missione delle rose e ci si serve di esse per ornare appartamenti e giardini, oppure per attirare un uomo o sedurre una donna. In realtà, la rosa esiste per insegnarci il cammino della più grande perfezione, il cammino del vero amore, l’amore che non imprigiona ma l’amore che libera. Ecco qual è il ruolo e il messaggio della rosa. Se la rosa è la regina dei fiori, lo è per insegnarci il vero amore. Il giorno in cui le persone comprenderanno il sacrificio che essa ha fatto venendo fra gli uomini e accetteranno di accogliere il suo messaggio, forse cominceranno ad assomigliarle: dovunque passeranno, spargeranno nell’atmosfera un profumo delizioso.”

da Il Libro della Magia divina, O.M. Aivanhov, edizioni Prosveta

“Un sepalo, un petalo e una spina
In un comune mattino d’estate,
Un fiasco di rugiada, un’ape o due,
Una brezza,
Un frullo in mezzo agli alberi
Ed io sono una rosa!”
(“Un sepalo, un petalo e una spina”, Emily Dickinson)

Non esiste niente in Natura che non sia permeato dal divino, ma nei fiori, per i loro colori e per le loro fragranze, ciò che spesso rimane nascosto brilla di una luce sfolgorante, a ricordarci che la bellezza, quella vera, quella che salverà il mondo, è anche la medicina più antica ed efficace.

Caterina Carloni

Di Cateca

Caterina Carloni, psicologa e psicoterapeuta